Completa il tuo giardino zen con una casa per la meditazione

Negli Stati Uniti, le casette da meditazione sono una realtà ormai consolidata da anni. In Italia sono un po’ meno comuni, ma stanno prendendo piede: casette in legno incastonate in giardini zen, pensate per meditare o per rilassarti in solitudine. Piccoli angoli di paradiso, insomma.

Come realizzarne una tutta tua, lontana dalla confusione che regna in qualsiasi casa?

Quanto dev’essere grande la casetta

Le dimensioni della tua casetta da meditazione dipendono da:

  • lo spazio a disposizione in giardino o in cortile;
  • se intendi usarla da solo o insieme ad altre persone;
  • se intendi usarla solo per meditare oppure anche per fare yoga.

Per meditare, ti bastano 200×150 cm: il minimo indispensabile per montare un arredo essenziale e per metterti in Shavasana. Se invece hai bisogno di uno spazio per praticare yoga e piccoli esercizi fisici, meglio orientarti su una casetta da 250×250 cm; potresti usarla anche per organizzare piccoli incontri di meditazione.

Come rendere la facciata della tua casetta zen

L’ideale sarebbe avere un giardino zen dentro il quale costruire la tua casetta per la meditazione. In questo modo potresti meditare sia dentro la casetta sia fuori, usando il giardinaggio orientale come una forma di meditazione in movimento.

Una delle caratteristiche più conosciute dei giardini zen sono le linee curve tracciate sulla ghiaia, simbolo dell’acqua che scorre. Queste linee morbide e asimmetriche devono dominare tutto lo spazio, imitando l’apparente casualità della natura. La tua casetta si deve inserire in questo contesto ed entravi in armonia.

Sia la casetta Rustica sia la casetta Cubo di La Pratolina possono essere dei buoni punti di partenza: entrambi i modelli sono realizzati in legno, materiale naturale adatto al contesto del giardino zen; inoltre, sono disponibili nei colori neutri del legno.

Crea un sentiero ciottolato che porti alla casetta, facendo attenzione che segua linee morbide. Posiziona delle piante sempreverdi a lato del sentiero, meglio se di altezze diverse e con portamento cespuglioso.

Davanti all’ingresso della casetta pianta un pino bianco o un tasso. Lascia crescere i rami di fronte alla porta: in questo modo, sarai costretto a chinarti per entrare; è un modo chiedere protezione alla natura.

Come illuminare e riscaldare la casetta

Dato il fine ultimo della casetta, non avrai bisogno di computer o di dispositivi elettronici. Al contrario, l’ideale sarebbe spegnere il cellulare prima della meditazione o dello yoga. Ciononostante, la casa va comunque illuminata e riscaldata il minimo necessario per renderla accogliente.

Le casette in legno La Pratolina sono facili da allacciare all’impianto elettrico, il che ti permette di illuminarle come desideri e di riscaldarle con stufe elettriche o a pellet. Il tetto a falde della casetta Rustica si presta perfino all’installazione di pannelli solari, così da rendere il tuo angolo per la meditazione autosufficiente.

La luce all’interno della casetta dovrebbe essere soffusa e il più possibile naturale. A seconda delle dimensioni dell’ambiente, predisponi una o più finestre. Le finestre delle casette La Pratolina hanno vetri fumè, che rendono la luce morbida e non invadente; se preferisci la penombra, coprile in parte con delle tende beige o color panna.

Quando manca la luce del sole, ti serve una luce artificiale che sia morbida e poco invadente. Usa applique da parete in stoffa, che smorzino la luce e la diffondano nell’ambiente. In alternativa, scegli delle lampade da soffitto a luce indiretta: sotto la lampadina, hanno un elemento che scherma in parte la luce e aiuta a diffonderla nella stanza.

Quali colori usare

Le pareti delle casette La Pratolina hanno già degli splendidi colori naturali, adatti alla realizzazione di uno spazio per la meditazione o lo yoga. In alternativa, puoi verniciarle usando colori rilassanti come il verde pastello o il panna; evita le tinte troppo vivaci, che potrebbero distrarti durante la meditazione.

Lo stesso concetto vale per l’arredamento della casetta, che dovrà seguire una palette di colori neutri e naturali. Se vuoi andare sul sicuro, punta sui classici bianco e nero. Altrimenti, gioca con i colori della terra: il marrone del legno è facile da ottenere e da abbinare, oltre che in linea con lo stile di una casa da meditazione; il verde, purché non troppo carico, aiuta a dare colore.

Cosa inserire nel tuo spazio per la meditazione

Una casetta zen dev’essere essenziale nell’arredamento, oltre che nei colori: niente suppellettili inutili né mobili decorati. Le uniche cose che ti servono sono:

  • un tappetino morbido, utilizzabile sia per lo yoga sia per la meditazione;
  • un cuscino per sostenere il bacino durante la meditazione;
  • una coperta per quando mediti in shavasana e fa freschino;
  • eventuali cristalli da usare per la meditazione;
  • un armadietto nel quale riporre il tutto e nel quale tenere l’acqua e un cambio.

Opzionali: un tavolino da tè e un cuscino giapponese per stare seduto a terra.

Un arredamento ulteriore servirebbe solo a distrarti e sarebbe quindi dannoso per la tua meditazione: a meno che tu non voglia usare la casetta da meditazione per fare anche altro, come leggere o lavorare, limitati a quanto visto sopra.

Non basta una stanza?

Perché dovresti comprare un’intera casa in legno prefabbricata “solo” per meditare e per fare yoga? Non ti basta una stanza in casa o, addirittura, un angolo da ritagliarti in soggiorno?

Sì, potresti farti bastare un angolino isolato in soggiorno. Volendo, potresti addirittura meditare sul divano o a letto o sulla sedia della cucina: di per sé, la meditazione è un’attività che richiede pochissimo spazio. Il punto è un altro: perché dovresti accontentarti?

Le nostre case sono quasi sempre inadatte alla meditazione: sono piene di dispositivi elettronici, rumorose, arredate con colori vivaci, immerse nella confusione. Se non hai alternative, puoi benissimo adattarti a quello che hai, magari aiutandoti con delle cuffie antirumore e un paravento. Se però puoi concederti di meglio, perché non farlo?

Realizzare un giardino zen e arricchirlo con una casetta significa ritagliarti un angolo di pace: niente cellulare che squilla, niente persone che ti chiamano per sbaglio. Solo tranquillità.

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