Come riscaldare e coibentare una casetta in legno

Per gli usi chiamiamoli “abitativi” come ad esempio dependance ed uffici l’esigenza di avere una casetta riscaldata è indispensabile. I fattori di cui tener conto sono: volume dello spazio da riscaldare, livello di isolamento della casetta e confort termico che si vuole raggiungere. C’è da tener presente che quello che vale per il riscaldamento di una casetta di legno vale anche per il suo raffreddamento in estate. Il concetto quindi non è quello solo di riscaldare ma più in generale di climatizzare una casetta per renderla uno spazio confortevole ed idoneo per le persone.

Cosa scegliere per riscaldare in maniera efficiente piccoli volumi

Quando si parla di questo tipo di casette i volumi sono sempre molto contenuti quindi spesso bastano sistemi di riscaldamento a basso consumo senza eccessivo potere calorico.
Quando c’è da riscaldare una casetta che viene usata per le feste addirittura c’è da stare attenti a non esagerare. Spesso infatti il primo impatto con un ambiente inizialmente freddo ci induce ad azionare il sistema di riscaldamento al massimo. Dopo poco però, specialmente con il calore sviluppato dalle persone al suo interno, l’ambiente si surriscalda ed addirittura può essere necessario aprire le finestre per riportare la temperatura ad un livello adeguato.
Al contrario, quando la casetta viene utilizzata come ufficio da una sola persona le cose cambiano di parecchio. Appena arrivati magari si sta bene, poi con una posizione sedentaria dove la scarsa circolazione raffredda le parti periferiche del corpo come le gambe si inizia a percepire una sensazione di freddo e malessere anche con una temperatura ambiente buona.

Nella prima situazione l’ideale sarà quello di non puntare su una stufa a legna molto scenografica ma troppo potente e poco controllabile, preferendo un sistema magari dotato di termostato. Buona soluzione può essere una piccola pompa di calore che gestirà la temperatura in automatico e che durante l’estate come condizionatore rinfrescherà anche l’ambiente.
Nel secondo caso invece di puntare su sistemi di riscaldamento potenti, costosi e dai consumi eccessivi per cercare di alzare la temperatura il più possibile, si può pensare di utilizzare una banalissima stufetta elettrica posizionata sotto la scrivania. Il calore localizzato lì dove ne abbiamo più bisogno come piedi e gambe ci darà una sensazione di benessere immediato e duraturo.

Si può mettere una stufa a legna dentro una casetta di legno?

Premesso come detto in precedenza che una stufa a legno potrebbe essere eccessiva e poco gestibile a livello di temperatura, se decideste comunque di metterla dato che è molto bella da vedere e crea atmosfera, dovete prendere alcuni accorgimenti. Essendo la casetta fata di legno dovete prestare tutte quelle attenzioni necessarie affinché le parti roventi della stufa non entrino in contatto con pareti, tetto o pavimento.
A terra potrebbe essere una buona idea mettere delle piastrelle nei pressi della stufa, non solo per isolare quest’ultima dal pavimento ma anche per evitare che alcune braci accidentalmente cadute a terra magari durante un’operazione di alimentazione, inneschino un principio d’incendio.

Assicuratevi anche che la stufa non sia a diretto contatto con le pareti e che ci sia sempre un’adeguata aereazione tutt’attorno in modo che non ci siano mai parti calde a contatto con il legno.

La cosa più delicata e che magari sarebbe bene far fare ad un professionista con esperienza è la canna fumaria. Essa infatti di solito raggiunge alte temperature, specialmente quando la combustione all’interno della stufa è ben avviata. Dovendo attraversare il tetto senza lasciare fessure che possano dar luogo ad infiltrazioni d’acqua gli accorgimenti da prendere sono importanti e delicati. Se il tiraggio della canna fumaria risulta sufficiente sicuramente potrebbe essere meno rischioso farla uscire dalla parete senza farle attraversare il tetto.

Cosa importante da tener presente è che anche se istallata correttamente bisognerà comunque fare sempre un’adeguata manutenzione specialmente alla canna fumaria che dovrà essere sempre ben pulita per non essere causa d’incendio.
Sicuramente se vi piace vedere il fuoco una buona soluzione alternativa sarà una stufa a pellet, meno pericolosa, che richiede meno manutenzione e che vi consente di modulare la temperatura a vostro piacimento.

Come realizzare una casetta coibentata e perché

Prima di parlare di come ottenere una casetta coibentata facciamo un passo indietro. Come detto il volume di una casetta da giardino è talmente ridotto che per riscaldarlo ci vuole veramente poco. Quando si parla poi di casette di legno ci si occupa di strutture costruite già con un ottimo materiale isolante (a differenza di quelle in plastica, metallo o muratura) per cui le dispersioni di calore sono molto ridotte e poco significative per il confort ed il risparmio energetico. Detto questo una persona per esigenze personali potrebbe comunque avere la necessità di isolare la sua casetta di legno.

La struttura delle casette La Pratolina a pareti portanti si presta molto bene ad essere coibentata in maniera efficiente con una controparete interna in cartongesso. Con questo sistema potrete anche nascondere nell’intercapedine tra legno e cartongesso impianti elettrici ed idraulici come si fa nelle case di civile abitazione. In caso dobbiate realizzare un bagno come abbiamo parlato nell’articolo “Come realizzare un bagno esterno in legno” la controparete in cartongesso sarà l’ideale anche per applicare delle piastrelle.

Ricordatevi che isolare le pareti è importante ma molto di più è prestare attenzione al tetto. Utilizzare dei pannelli coibentati per realizzare il tetto è una soluzione facile e veloce oltre che molto efficiente. In commercio ne troverete di molto belli in finto coppo e con altre finiture che potrebbero impreziosire ancora di più la vostra casetta. In alternativa potete realizzare internamente un controsoffitto nel quale potreste incassare dei faretti a led per l’illuminazione.

Sicuramente meno efficace ma poco dispendioso è mettere dell’isolante sotto il pavimento tra gli elementi del telaio della casetta. Fatte contropareti e controsoffitto a questo punto potete anche mettere un pavimento in prefinito sopra quello standard per aumentare ancor di più il livello delle finiture.
Se voleste raggiungere il massimo dell’isolamento potreste mettere delle guarnizioni sui serramenti se non addirittura sostituirli con degli altri dalle alte prestazioni.
Con tutti questi accorgimenti non avrete più una normale casetta in legno ma una vera e propria casaclima di classa A+ con livelli di finiture Top.