Una casetta per le conserve fatte in casa? Ecco come!

Le marmellate fatte in casa sono una costante, nella vita di noi tutti. La preparazione domestica dell’aceto balsamico è invece un po’ meno comune, riservata a commercianti e appassionati. Per quanto diverse, entrambe le tradizioni hanno una cosa in comune: richiedono spazio.

Sia l’aceto sia la marmellata hanno preparazioni laboriose e lunghe: quando li si prepara, lo si fa una volta e in grandi quantità. Una volta finito, però, bisogna trovare loro un posto dove non si rovinino e dove non ostacolino le faccende di tutti i giorni.

Tra le tante cose, le casette La Pratolina possono diventare anche casa di conserve e di aceto balsamico a riposo. Vediamo come e perché.

Quanto tempo serve per preparare l’aceto balsamico

L’aceto balsamico originale, quello con la consistenza sciropposa, deve invecchiare per anni. Il segreto del suo gusto sta proprio nella fermentazione prolungata, portata avanti in botti di rovere sempre più piccole e che può durare ben 25 anni.

Non hai la pretesa di preparare il vero aceto balsamico di Modena? Un buon aceto ha comunque bisogno di qualche settimana per completare l’acetificazione e di 60 giorni di affinamento, sempre all’interno di apposite botti.

Come puoi ben vedere, sono tempistiche lunghe e poco compatibili con l’ambiente domestico. Se vuoi preparare l’aceto balsamico in casa, ti serve un ambiente dedicato solo a quello.

Dove va conservato l’aceto balsamico

Sia l’acetificazione sia l’affinamento richiedono temperature medio-calde, per favorire lo sviluppo delle colonie batteriche alla base dei processi. Se vuoi preparare l’aceto balsamico, hai bisogno di un ambiente tra i 20°C e i 30°C, caldo ma non troppo.

La luce del sole diretta modifica le caratteristiche organolettiche dell’aceto. Pur restando commestibile, l’aceto balsamico messo al sole cambia sapore e diventa meno buono; questo vale a maggior ragione se si sta ancora affinando. Per conservarlo, quindi, hai bisogno di un posto buio.

C’è una cosa per cui l’aceto è famoso: la sua capacità di assorbire sapori e odori. Questa caratteristica è utilissima in cucina, per preparare aceti aromatizzati alle erbe. Di contro, rende l’aceto balsamico estremamente sensibile anche agli odori quotidiani, quelli sui quali non abbiamo controllo. Ecco perché andrebbe conservato in un ambiente il più possibile neutro, dal punto di vista olfattivo.

Infine, le botticelle per l’affinamento e la fermentazione dell’aceto balsamico hanno dimensioni minime di 34×19×26 cm, quindi ti serve spazio.

Perché è meglio evitare cucina e cantina

Il posto migliore dove preparare e conservare l’aceto balsamico è una casetta a parte, situata in giardino o in cortile. Il più delle volte, né la cucina né la cantina né la soffitta sono luoghi adatti.

La cucina è il regno degli sbalzi di temperatura e degli odori: è facile intuire perché sia da evitare. Per quanto riguarda la cantina, invece, dipende.

Può darsi che tu sia fortunato e che abbia una cantina tiepida e asciutta, che presta bene alla conservazione dell’aceto balsamico. Se però non è così, rischi che l’aceto prenda odori sgradevoli e si deteriori a causa dell’umidità.

Come preparare la casetta

Ti serve una casetta a parte, quindi, a patto che sia calda tutto l’anno e asciutta. Le casette prefabbricate La Pratolina hanno proprio queste caratteristiche.

Entrambi i modelli – Rustica e Cubo – sono dotati di pareti in legno che isolano l’ambiente interno dal freddo e dal caldo. Il pavimento sopraelevato, invece, è una garanzia contro l’umidità di risalita e contro l’umidità in generale. Le finestre sono facoltative, quindi non rischi di avere problemi di esposizione.

Per quanto riguarda le dimensioni, molto dipende da quanto aceto vuoi preparare e in che modo. La preparazione tradizionale, quella dura tra i 12 e i 25 anni, parte da botti di grandi dimensioni che diventano sempre più piccole. Per la preparazione breve, ti servono meno botti e un po’ più piccole.

Quale che sia il tuo caso, ti consigliamo di scegliere come minimo una casetta di 2,5×2,5 metri.

Non solo aceto

Fino ad ora, ci siamo concentrati sull’aceto balsamico, dato che è una preparazione lunga e che richiede spazio. Ciononostante, ci sono molte altre preparazioni domestiche che portano via tanto spazio e che starebbero benissimo in una casetta La Pratolina.

Marmellate

Chi prepara marmellate in grosse quantità è abituato a occupare tanto spazio. Non solo i vasetti hanno bisogno di un posto tutto loro, al buio e all’asciutto, ma anche la frutta da usare per le preparazioni.

Essendo asciutte e ben isolate, le nostre casette si prestano bene ad entrambe le cose.

Conserve

Le marmellate non sono l’unico modo per conservare frutta e verdura: verdure sottolio e sottaceto, frutta sotto spirito, verdura sotto sale… I metodi sono tantissimi, ma richiedono tutti un posto areato e buio.

Liquori e birra

Sempre più persone decidono di prepararsi la birra in casa usando kit già pronti, dove c’è tutto il necessario per sperimentare. Tutto tranne lo spazio, appunto. Anche in questo caso, le casette in legno La Pratolina possono diventare la sede del tuo microbirrificio. Qui puoi lasciare a fermentare le tue botti, conservare le bottiglie vuote e riempirle, una volta che la birra è pronta.

Non ami la birra? Le casette si prestano anche alla preparazione di liquori domestici come il limoncello, che hanno bisogno di riposare in un luogo fresco e buio. Oppure, puoi usarle per sperimentare con la grappa, creando infusioni con erbe e fiori.

Oli essenziali

Una casetta è un posto neutro, dal punto di vista olfattivo, adatta quindi alla fermentazione dell’aceto. Questa stessa caratteristica la rende perfetta per creare profumi e oli essenziali, dato che sei lontano da “contaminanti” come i vapori della cucina o i profumi per l’ambiente.

Aceto o marmellate? Noi ci siamo

Qualsiasi sia la preparazione nella quale ti vuoi buttare, La Pratolina ha la casetta ideale per te: contattaci per informazioni e ordini.