Come costruire una dependance in legno, completa di bagno

Una dependance è una sorta di seconda casa poco distante dalla prima, più piccola ma comunque accessoriata. Un tempo era la dimora del custode o della servitù; oggi può essere un modo per dare spazio a un figlio adolescente, per avere una sorta di stanza degli ospiti, per regalarsi un po’ di privacy.

È possibile costruire da soli una dependance in legno, accessoriata e completa di bagno e cucinino? La risposta è sì, ma devi prestare attenzione a qualche punto importante.

Quanto può essere grande una dependance

Se ti vuoi muovere nell’edilizia libera, la tua dependance deve avere le seguenti misure:

  • superficie lorda compresa tra 5 mq e 20 mq;
  • altezza massima 2,5 m;
  • cubatura massima 25 m3.

Se la tua casetta è alta poco più di 2 metri, può misurare massimo 4×3 metri. Oltre queste dimensioni, la cubatura supera i 25 m3 e non rientri più nell’edilizia libera. Per costruire senza chiedere permessi, la tua dependance deve quindi avere un’area di pressapoco 10-12 mq.

Volendo, puoi comunque realizzare una dependance un po’ più grande in giardino. In questo caso, devi però rivolgerti al Comune e chiedere tutte le autorizzazioni necessarie, dato che stai andando oltre i limiti visti sopra.

In questo articolo, ci concentreremo su come costruire una casetta in legno senza permessi.

Come organizzare lo spazio

Diciamoci la verità: 12 mq sono davvero pochi. Il monolocale medio misura pressapoco 30 mq, ovvero più del doppio. Ciò non significa che tu debba rinunciare all’impresa: basta prendere ispirazione da ciò che fanno all’estero.

In Giappone esistono da anni le “tiny house”, casette di appena 10 mq che riescono in qualche modo ad avere tutto. Uno studio d’architettura svedese ha preso ispirazione da queste per lanciare la sua Smart Student Unit, una tiny house pensata per gli studenti e 100% green. Per organizzare la nostra dependance, possiamo partire da qui.

Ricorda che dobbiamo considerare almeno 2 mq per il bagno e almeno 1 mq per la cucina. Vedremo dopo come organizzare questi due spazi; intanto, concentriamoci sul resto della dependance.

Esclusi bagno e cucina, ci rimangono 8-9 mq da sfruttare. Le tiny house cui facciamo riferimento fanno un uso massiccio di pensili e mobili multiuso, proprio per sfruttare al massimo lo spazio a disposizione.

Letto a soppalco, futon e divano-letto

Gran parte dello spazio rischia di essere occupato dal letto, specie se parliamo di un letto matrimoniale. La prima cosa da fare è quindi cercare un modello di letto che sia compatibile con gli spazi della nostra dependance.

La scelta tipica delle case mini è usare un letto a soppalco, ovvero un letto montato su una sorta di palafitta. In questo modo puoi dividere la casetta in due piani, sfruttando tutto lo spazio che hai a disposizione: sopra dormi, mentre sotto sistemi il soggiorno o l’ufficio.

Il letto a soppalco non è granché adatto alle persone alte, dato che manca lo spazio materiale per mettersi a sedere. Ci sono due alternative comode e salva-spazio.

  1. Il futon, il letto giapponese arrotolabile. Lo stendi quando devi andare a dormire, lo arrotoli il mattino dopo. Contrariamente alle credenze comuni, può essere molto comodo, a patto che sia di buona qualità.
  2. Il divano-letto. Ormai è passato il tempo dei divani-letto scomodi: i modelli di oggi consentono di risparmiare spazio senza sacrificare il sonno.

Soggiorno mini

Se hai montato un soppalco, lo spazio sottostante può diventare un piccolo soggiorno. Una nicchia di circa 3 mq – pressapoco l’equivalente di un letto a una piazza e mezza – è infatti più che sufficiente per accogliere una poltroncina e un televisore.

In alternativa, puoi usare la parte superiore del soppalco come armadio o libreria. Nella zona sottostante puoi mettere il televisore e sistemare il divano-letto di fronte. Ci sono tante soluzioni, a seconda della forma della dependance e dello stile.

Ufficio a scomparsa

I tavoli a scomparsa sono apprezzati anche nelle abitazioni tradizionali, non solo in quelle mini. Trattasi di piani di lavoro montati a muro, che si possono aprire al bisogno e piegare contro il muro una volta finito. Le dimensioni dipendono dal modello scelto.

Dove metto bagno e cucina?

Come visto nell’articolo dedicato ai bagni da esterno, si può realizzare un bagno anche senza un secondo allacciamento al sistema fognario. Le dimensioni dipendono da quanto vuoi stare comodo e dalle tue necessità.

Se vuoi che il tuo bagno misuri massimo 2 mq, devi rinunciare al bidet. Scegli inoltre una doccia rettangolare e con pareti in vetro, così da non rendere lo spazio ancora più piccolo a colpo d’occhio. Tra doccia e WC, lascia massimo 20 cm.

Per quanto riguarda la cucina, in commercio puoi trovare cucine a un modulo che misurano appena 1 mq. Si prestano poco alle grandi sperimentazioni culinarie, ma comprendono un piccolo lavello e uno o due fornelli per cucinare. Molte di queste si possono chiudere con un pannello, per nasconderle alla vista una volta finito di cucinare.

Come rendere la tua dependance green

Scegliendo la casa Cubo La Pratolina, costruire la base della tua nuova dependance è facile e veloce. Il kit che ti inviamo comprende infatti tutto ciò che ti serve, comprese le istruzioni di montaggio. In caso di difficoltà, puoi sempre consultare i nostri approfondimenti o contattarci direttamente.

Il legno che usiamo per le nostre casette è di base un materiale green, tant’è che sempre più case – piccole e grandi – vengono realizzate in questa maniera. Anche le vernici e gli impregnanti sono atossici ed eco-compatibili, ma si può fare di più.

Per dotare la tua dependance di elettricità, la soluzione più semplice è collegarla alla rete elettrica. In alternativa, puoi installare dei pannelli solari sul tetto e renderla energeticamente indipendente. I pannelli produrranno tutta l’elettricità che ti serve e, se usi un sistema a pompa di calore, anche il calore necessario per riscaldare la casetta.

In men che non si dica, avrai ben più di una dependance classica: avrai una casetta compatta, comoda e anche ecologica