Porticato in legno per casette da giardino: come organizzarlo?

In una casetta da giardino, il porticato in legno è quello spazio a metà tra l’interno e l’esterno: ti puoi godere il profumo dell’erba e l’aria fresca, senza però stare seduto a terra né rimanere in balia del sole o della pioggia. In che modo puoi organizzarlo e sfruttarlo al massimo?

Qual è la differenza tra porticato e veranda

“Porticato” non è sinonimo di “veranda”, anche se i due ambienti hanno molto in comune: sono entrambi spazi di solito aperti, dotati però sia di tetto sia di pavimentazione. Inoltre, sono sempre parti di un edificio centrale, il che li differenzia dai gazebo o dalle pergole.

Sia il porticato sia la veranda sono estensione di una casetta prefabbricata o comunque di uno stabile in generale. Il tetto del porticato/veranda si regge contro una delle facciate, di solito quella frontale, e la pavimentazione poggia su un eventuale basamento della casetta. Di fatto, quindi, sia il porticato sia la veranda condividono uno dei quattro lati con l’edificio principale.

La differenza tra porticato e veranda sta soprattutto nelle dimensioni: il porticato è una galleria coperta che, qualche volta, prende più facciate o segue l’intero perimetro di un cortile interno. La veranda, invece, è una vera e proprio stanza che fuoriesce dalla casa; può essere aperta, come il porticato, o chiusa da vetrate.

Come realizzarlo

Costruire un porticato in legno è in apparenza semplice, trattandosi di un’estensione del tetto sorretta da travi. Come sempre quando si parla di queste cose, però, la realizzazione vera e propria richiede manualità e competenza.

Per costruire un porticato in legno devi fare come segue.

  1. Fissare una mensola contro la facciata della casetta, che farà da sostegno per le travi del tetto.
  2. Di fronte alla mensola, fissare a terra i pilastri verticali che sostengono la trave esterna.
  3. Montare su mensola e trave esterna gli arcarecci, ovvero le travi orizzontali che sostengono il tetto.
  4. Creare la copertura del tetto, che può essere con tegole o anch’esso in legno.

Questa è la parte semplice, a ben vedere. Infatti, tutto questo viene dopo aver:

  • acquistato un legno abbastanza resistente da sostenere il peso della struttura, come ad esempio il pino nordico;
  • acquistato la bulloneria necessaria per il montaggio;
  • tagliato le travi affinché siano tutte della misura giusta per eseguire il montaggio;
  • trattato il legno su tutti i lati, per renderlo resistente alle intemperie e agli insetti.

Il modo migliore per costruire un porticato in legno fai-da-te, senza però travi della misura sbagliata o destinate a rompersi nel momento peggiore, è usare un kit prefabbricato. Su richiesta, La Pratolina propone anche porticati per casette in legno; contattaci per saperne di più.

Come arredarlo

Una volta costruito il porticato, non resta che arredarlo come preferisci. In che modo?

Un porticato è più stretto di una veranda, ma rimane abbastanza grande per accogliere tavoli e sedie.  La soluzione più comune consiste quindi nel realizzare un salottino all’aperto, con poltrone e tavolino in vimini o in rattan. Entrambi i materiali sono pensati per resistere agli agenti atmosferici, il che li rende ideali per l’arredamento da esterno.

In alternativa, puoi fissare un’amaca o una poltroncina al tetto: assicurati che le travi siano abbastanza robuste da sostenerti, dopodiché lascia che il dondolio cancelli lo stress della giornata.

Il porticato “salotto” è l’arredamento classico; ce ne sono altri?

Tavoli per bar e ristoranti

Mettiamo che tu voglia usare la casetta in legno per costruire un chiosco sulla spiaggia o in città. Un piccolo porticato potrebbe tornarti utile? Nel suo piccolo, sì: puoi usarlo per sistemare uno o due tavolini appena fuori dal chiosco, o comunque per offrire riparo ai clienti in attesa del proprio turno.

Giardinetto verticale

Nell’articolo dedicato a come costruire una serra, abbiamo visto come sfruttare la propria casetta in legno nell’orto. Un porticato è troppo piccolo per accogliere un intero orto, ma può comunque diventare un delizioso giardinetto verticale al coperto.

Il primo passo consiste nello sfruttare i pilastri e un’eventuale cancelletto che delimita il porticato: scegli delle piante rampicanti che crescano attorno al legno, creando una decorazione viva. Le migliori sono:

  • la bouganville, se il porticato dà a sud;
  • il gelsomino officinale, resistente anche alle basse temperature;
  • l’edera, una pianta rustica che richiede pochissima manutenzione;
  • l’ipomea indica, velocissima, facile da coltivare e perenne.

Per completare il giardino verticale, appendi al soffitto dei kokedama e sistema vasi di fiori nei punti più luminosi del porticato; bella di notte, tagete, geranio e narciso sono i più facili da coltivare.

Angolo per il cane

Se vuoi realizzare una casa da esterno per il cane, un porticato potrebbe essere troppo piccolo. Puoi comunque trasformarlo in un angolo dove il cane può riposare e rifocillarsi al bisogno, per puoi tornare dal padrone o rientrare nella propria casetta.

Per arredare il porticato per il tuo cane, sistema la cuccia in un angolo in ombra; mettici dentro anche uno o due giochini. Sempre dove c’è più ombra, metti due ciotole rialzate per acqua e cibo: online sono disponibili ciotole da esterno, pensate proprio per tenere gli insetti lontani.

Posso chiudere il porticato in legno?

Chiudere un porticato è facile nella pratica, ma può riservare brutte sorprese dal punto di vista legale. Nel momento in cui realizzi delle pareti, infatti, stai di fatto creando una nuova stanza. Per questa ragione, ti sconsigliamo di usare tavole di legno o di plexiglas per chiudere in modo definitivo il porticato.

Una soluzione alternativa consiste nel creare delle pareti provvisorie, che puoi aprire e chiudere quando vuoi. In che modo?

  • Tende, la soluzione più classica ed economica. Monta dei passanti sotto le travi esterne, simili a quelli che si usano anche all’interno delle abitazioni. In questo modo puoi aprire le tende quando vuoi un po’ di ombra e chiuderle per la notte fissandole ai pilastri. Assicurati che il tessuto delle tende sia adatto all’uso esterno.
  • Coperture scorrevoli, ovvero membrane in PVC che salgono e scendono a piacere. Si tratta di una soluzione più costosa di quella precedente, ma ti consente di creare una vera e propria stanza provvisoria. Per questa ragione, molte persone le usano anche per chiudere il porticato in inverno.
  • Piante. Tra quelle viste, è la soluzione meno versatile. Se però desideri chiudere il pergolato in modo semi-permanente, circondane il perimetro con siepi e vasi di piante che facciano da muro vegetale. La Photinia Red Robin e le rose rugose sono tra le piante migliori per queste realizzazioni.

 

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